Un bambino che non parla è difficile da avvicinare. Gli insegnanti e gli esperti hanno solo un accesso limitato allo sviluppo sociale ed intellettuale del bambino. A scuola il bambino con MS è spesso considerato testardo, furbo o autoritario, e in alcuni casi gli insegnanti ritengono che il bambino sia proprio muto o ritardato.

Per affrontare questo disturbo è necessario essere aperti a quello che il MS realmente è, allora sarà possibile cercare delle soluzioni e portare il bambino a parlare.

Forse è difficile trovare un trattamento valido per tutti i bambini con MS. Ogni bambino è un caso a sé perché le cause del MS sono varie. Reed (1963) scrive che “poiché il mutismo elettivo è causato da diversi fattori psicologici in personalità differenti, non esiste un trattamento standard”.

E` importante rilevare che il termine Mutismo Selettivo esclude tutte le altre forme di mutismo, inclusi il ritardo mentale, la schizofrenia, l’afasia e la perdita dell’udito.

Le diverse strategie di trattamento includono logoterapia, terapie comportamentali, psicoanalitiche, psicoterapia familiare e una combinazione di questi approcci.

Mentre la logoterapia ha ricevuto una maggiore attenzione tra il 1940 e 1960, nella recente letteratura medica ha avuto poco rilievo. In seguito ha prevalso il metodo psicodinamico, mentre l’approccio più recente ed efficace nella cura del MS è di tipo multimodale. Il trattamento, finalizzato a diminuire l’ansia, aumentare l’autostima e il senso di sicurezza nelle situazioni sociali, dovrebbe essere impostato su una combinazione di:

  1. Approccio comportamentale: per esempio, vengono usati rinforzi positivi (figurine, gettoni, punti…) per la verbalizzazione o per i tentativi di verbalizzazione. Un’altra strategia è la desensibilizzazione: il bambino viene portato dal genitore dentro la scuola quando ancora ci sono poche persone, affinché si “eserciti a parlare”, poi, quando il bambino parla normalmente, verrà fatta entrare dentro l’aula l’insegnante e, gradualmente, gli altri bambini.
  2. Play Therapy: terapisti qualificati usano l’arte della terapia basata sul gioco per far rilassare ed aprire il bambino.
  3. Terapia Comportamentale Cognitiva: terapisti qualificati in questa terapia aiutano il bambino a modificare il suo atteggiamento aiutandolo a ri-indirizzare le sue paure ansiose e preoccupazioni in pensieri positivi.
  4. Trattamento farmacologico: gli studi indicano chiaramente che il migliore approccio alla terapia è una combinazione di tecniche comportamentiste e trattamento farmacologico. Se il bambino non mostra miglioramenti con la sola terapia comportamentale, allora sono spesso usati farmaci come gli SSRI (Serotonin Reuptake Inhibitors): Prozac, Paxil, Celexa, Luvox e Zoloft si sono dimostrati molto efficaci nel trattamento dei disturbi ansiosi. Oltre agli SSRI, vi sono farmaci che agiscono sui neurotrasmettitori, come Effexor XR, Serzone, Neurontin, Buspar e Remeron. Questa categoria di farmaci è particolarmente efficace in bambini con vero squilibrio biochimico. Questo sembra essere il caso della maggioranza dei bambini selettivamente muti. Sono stati spesso notati risultati positivi nel tempo di una settimana. La terapia farmacologica viene adottata per ottenere il “primo passo”. L’obiettivo è che, diminuendo l’ansia tramite l’uso di farmaci, si possano poi attuare le tecniche comportamentali più facilmente e con successo.
  5. Autostima: i genitori devono elogiare il bambino per le sue qualità positive. Se ad esempio il bambino sa disegnare o costruire bene, mostrare i suoi lavori, farli “spiegare” da lui ai parenti o agli amici più cari con cui si sente a suo agio.
  6. Socializzare frequentemente: incoraggiare il bambino alla socializzazione, senza costringerlo. È consigliabile favorire gli incontri con i compagni di scuola, poiché l’obiettivo è quello di aiutare il bambino a sentirsi più a suo agio proprio con i compagni affinché si verifichi la verbalizzazione.
  7. Coinvolgere la scuola: gli insegnanti e il personale scolastico sono di estrema importanza nel processo di trattamento del Mutismo Selettivo. Gli insegnanti devono essere istruiti sul MS. All’inizio la non-verbalizzazione può essere accettata. In seguito, quando il bambino mostra dei progressi, l’insegnante dovrebbe essere coinvolta nel piano di trattamento, incoraggiando la verbalizzazione con delicatezza.
  8. Coinvolgimento della famiglia: i membri familiari devono essere coinvolti nel processo di trattamento del bambino MS. Molto spesso sono necessari cambiamenti negli stili e nelle aspettative genitoriali per andare incontro alle necessità iniziali del bambino MS. Ricordarsi di non forzare mai il bambino a parlare, ciò non farebbe che aumentare la sua ansia. Fargli sentire che si è lì per lui. Passare del tempo con lui (soprattutto la sera, quando è lontana la pressione scolastica) e fargli raccontare le proprie sensazioni: permettergli di aprirsi, lo aiuta a rilasciare lo stress. E’ di cruciale importanza per il bambino MS sentirsi accettato e compreso dai propri genitori.